L’Editore

Leonardo D’Alesio nasce a Foggia il 13 Novembre del 1989. Vive a Motta Montecorvino, un piccolo comune pugliese dei Monti Dauni.

Appassionato sin da giovanissimo di teatro e cinema, ma anche di storia, letteratura e filosofia, consegue la maturità presso il Liceo socio- psico- pedagogico “Rosmini” di Lucera. Si avvicina al mondo del giornalismo nel 2009 all’età di 20 anni, quando comincia il praticantato presso l’ex emittente televisiva Puglia Channel (allora sul canale 844 della piattaforma Sky). Nello stesso periodo, diventa ideatore de “Il Veltro”, un settimanale d’informazione dedicato ai comuni del Subappennino Dauno Settentrionale, che prende subito piede in tutto il territorio. Il 1 marzo del 2011 comincia la sua avventura con il nuovo corso dell’emittente televisiva foggiana Teledauna, al fianco del noto giornalista e direttore Attilio De Matteis. Durante questa esperienza professionale, si occupa principalmente dei piccoli centri dei Monti Dauni, grazie a rapporti stretti con amministrazioni comunali ed associazioni. Racconta il territorio attraverso servizi televisivi ed interviste, ma soprattutto grazie a speciali di promozione dedicati. Con il suo lavoro, nasce anche il primo vero tleog dei Monti Dauni. E’ la prima volta che un territorio come il Subappennino trova così tanto spazio nel campo dell’informazione locale. Nel 2013, dopo essersi iscritto all’Albo Nazionale dei Giornalisti, tenta la strada del mondo dello spettacolo, partecipando a provini a numero chiuso per la selezione di giovani attori e promesse del cinema presso l’Accademia “Fondamenta” di Roma. Viene selezionato, ma progetti e nuove esperienze professionali lo allontanano dal pensiero di intraprendere la carriera di attore. Dal 2015 riabbraccia il mondo della comunicazione, divenendo editore de “Il Veltro”, sua vecchia creatura, nel progetto da lui stesso definito 2.0.

Tifosissimo dell’inter, nel tempo libero si dedica all’attività fisica, alla passione per il calcio a 5 e all’impegno nel sociale e nell’associazionismo.  Da sempre difensore della sua terra, è da tempo divenuto promotore ed organizzatore di eventi per la valorizzazione del suo territorio, tra i quali la Passio Christi di Motta Montecorvino, dove dal 2010 è regista, sceneggiatore e attore principale. Nel sociale, così come nel quotidiano, lavora a stretto contatto con i suoi amici più intimi e persone che nutrono il suo stesso “credo”.

FORSE RESTERO’ PER SEMPRE CON IL DUBBIO QUANDO, ALLA FINE DI UN GIORNO QUALUNQUE, MAGARI GUARDANDO UN TRAMONTO, MI CHIEDERO’ SE NELLA MIA VITA AVREI POTUTO ESSERE QUALCUNO. MA NON MI IMPORTA. MOLTI MI DICEVANO DI PARTIRE PERCHE’ QUI ERO SPRECATO, E CHE FUORI, LONTANO DA CASA, SAREI DIVENTATO UN GRANDE. MA PIU’ TRASCORREVA IL TEMPO, E PIU’ MI ACCORGEVO CHE LA MIA TERRA AVEVA UNO SPAVENTOSO BISOGNO DI RISCATTO. NON POTEVO ABBANDONARLA. MI SENTIVO COME COPERTO DA UNA ENORME RESPONSABILITÀ’. PER QUESTO MOTIVO DECISI DI RESTARE E COMBATTERE PER GARANTIRE QUESTO RISCATTO. ANCHE PERCHE’, DOPO DIVERSE ESPERIENZE DI VITA, NON POTEVO CHIEDERE DI MEGLIO.  NON IMPORTA IL MODO IN CUI AVREI COMBATTUTO. NON IMPORTA QUANTE PERSONE LO AVREBBERO FATTO CON ME. L’UNICA COSA IMPORTANTE ERA NON FAR FINTA DI NULLA. PERCHE’ RESTARE INDIFFERENTI DI FRONTE ALLA TUA TERRA CHE TI CHIEDE AIUTO SAREBBE STATO UN ATTO DA UOMINI VILI…DA UOMINI DEBOLI”. (L.D.)